Sanità, per il "Corriere della Sera" i conti sono ancora in rosso

TERAMO – L’Abruzzo finisce nella classifica, stilata dal Corriere della Sera, delle 8 Regioni con i conti in rosso nell’ambito della sanità. In un articolo apparso oggi sul quotidiano, infatti, la nostra regione viene indicata tra le 8 realtà meno virtuose in Italia. I dati, relativi alla “sintesi del 25 gennaio sui primi tre trimestri del 2011”, sembrano però in contraddizione con la notizia, diffusa a luglio scorso, del raggiungimento del pareggio di bilancio, “un risultato storico”, come lo ha definito il Governatore dell’Abruzzo e Commissario alla Sanità Gianni Chiodi, di cui, però non si fa menzione nell’articolo. Ma c’è di più: il “Corriere” aggiunge che “lo sblocco dei fondi trattenuti dal Governo (il 10% del budget complessivo) è stato riconosciuto solo a due Regioni, Campania e Puglia, che presentano un deficit molto più alto dell’Abruzzo, rispettivamente 696 milioni e 400 mila euro e 420 milioni e 825 mila euro, contro i quasi 63 milioni dell’Abruzzo, che come le altre Regioni, ha presentato un Piano di rientro e, detta in termini semplici, sta pagando “a rate” i debiti degli anni pregressi. Tra le Regioni  a cui non  sarebbe stato riconosciuto questo sblocco dei fondi ci sarebbe anche l’Abruzzo. Che vuol dire? Abbiamo provato a chiederlo a tecnici del settore che, però, hanno affermato di non comprendere appieno l’espressione riportata dal “Corriere”. Perché,  ed è notizia di agosto scorso, i fondi del Governo sono stati sbloccati, tanto che il Consiglio dei Ministri ha autorizzato l’erogazione di 255 milioni di euro per l’Abruzzo e la sua sanità. L’assegnazione delle risorse è stata stabilita in seguito ad una verifica positiva del Tavolo di monitoraggio del 20 luglio scorso, in cui si è accertato l’equilibrio di bilancio. Tavolo che continua a riunirsi ad intervalli di tempo periodici. Le criticità sarebbero state rilevate durante la riunione dello scorso dicembre, in cui, sempre secondo il “Corriere”, sarebbe stato constatato che “mancano le condizioni per ulteriori erogazioni di risorse”. Forse vuol dire che una parte di quei fondi non sarà erogata perché ancora non sono stati raggiunti alcuni obiettivi, come la mancata approvazione del Piano sanitario regionale?